domenica 25 dicembre 2011

La rivincita

dopo la debacle di giovedì, il giorno dopo ho avuto una reazione d'orgoglio e così approfittando di un vento un po' meno rafficato ma comunque bello "fresco" (in tutti i sensi), sono uscito col legnetto *_*
Un'oretta: Giusto il tempo di saggiare l'acqua gelida, subire 2 tea-bagging decollare un paio di volte finendo in planata contro dei frangenti (il mare era acora bello cazzuto dal giorno prima), e sporcare di melma nerastra la penna per aver scuffiato in strambata mentre ero nel porto (....e per un pelo rialzando sono riuscito a evitare i massi del braccio sud, ndr); dell'ultima impresa pare ci sia anche un video......

giovedì 22 dicembre 2011

....sto invecchiando.....

Un tempo non avrei esitato, e invece oggi.....
Maestrale bello steso e rafficoso, mare rombante, sole a sprazzi 5-6°C
Normalmente sarei uscito in barba a tutto e tutti, l'ho già fatto, ma oggi....no :(
Mi ero già cambiato, la barca era pronta con perfino il nuovo paranco scotta per il vento forte, eppure......

....certo che fa freschetto......

....certo che è molto rafficato......

....certo che quelle crepette sulla mastra con questo vento......

....certo che quella piccola delaminazione sentita sulla vela mentre issavo alla fine della seconda stecca......

....certo che il porto è pieno di pescherecci in manovra......

....certo che fuori non c'è un'anima......

Insomma, ho perso la mia incoscienza: mi sono limitato a trapeziare un pochino con la barca sul carrello mentre controllavo l'upgrade e provavo alcune regolazioni delle manovre correnti (in acqua con quel vento non sono mai riuscito a dare più di un'occhiata sfuggente alla randa, oggi me la sono riguardata per bene); poi mi sono tolto la muta e me ne sono andato a mangiare :(

lunedì 14 novembre 2011

minestrone

...manca ancora un'ultimo topic su Numana ma, almeno nei miei intenti, sarà riflessivo e quindi mi serve tempo per mettere nero su bianco quello che la mia mente geniale ha rielaborato.
Tuttavia non è che non sia più uscito in barca da allora (anzi...) e poichè questo blog nacque più come diario aperto che come mezzo di divulgazione di cose interessanti, non posso rimanere indietro; ecco un riassunto di quello che ho fatto nell'ultimo mese:
- uscito in contender mai con poco vento e 5-6 volte, l'ultima delle quali (sabato) c'era finalmente anche Lo col suo legnetto.....qualcuno avrebbe detto: "se esce pure lui.....mò piove!"....ebbene, non ha piovuto ma l'adriatico e in particolare le sue onde hanno dato il peggio di se (ci sarà forse un nesso col fatto che erano 3 giorni che tirava da nord a 15-20?!?!)
-Ieri "regata" sulla stronza dal culo pesante a S.Benedetto ma a parte un sorpasso da orgasmo regata sciapa e con un sacco di errori (il fatto che abbiamo vinto in categoria deve dare un'idea del livello generale)
-Sto maturando la consapevolezza che quest'inverno devo assolutamente riverniciare lo scafo (lo scorso anno feci solo la coperta).......voglia sottozero.
-Il caro wavelength non ha una bella faccia in zona collare della trozza....confido che non mi abbandoni prima di aver messo le zampe un un bel pioppo carbonioso....
-Anche una vela nuova non sarebbe male............
-timone e deriva hanno anche loro bisogno di una bella manutenzione..................
-devo assolutamente cambiare cima del vang

sabato 22 ottobre 2011

che spettacolo....!!! (Day 2)

Le previsioni, impietose, danno le stesse condizioni del sabato, solo aumentate di 5 nodi….. Condizioni splendide per il contender insomma, ma confesso con vergogna che a pensarci appena sveglio (dopo aver dormito 5 ore….si, notte insonne) con spalle e braccia imbevute di acido lattico e la consapevolezza di dover rimpacchettare tutto e ripartire per casa appena tornati a terra……………no, non avevo una gran voglia di regatare.

Fortunatamente però le previsioni sbagliavano J

Nonostante la poca voglia, stavolta faccio la punta allo scivolo e così vado in acqua per secondo, appena dopo il presidente; da terra il vento non sembrava un granché, ma un po’ per scaramanzia e un po’ per pigrizia lascio lo stesso setting del giorno precedente. Uscito dal porticciolo il vento c’è ma un po’ meno forte e anche più uniforme del giorno prima, peraltro sembrano mancare la rafficone a 20 che hanno caratterizzato il sabato e così mi rincuoro un po’.

Ci danno la prima partenza e in effetti il vento è un pelo meno del giorno prima; alla prima partenza mi riesce un bel numero con la papa: uscita dalla linea, poggiatona in un buco avvistato in precedenza e di nuovo orzata per partire. Dopo poco vedo un varco per virare e così decido di andare sulla destra allontanandomi dal gruppone mure a dr che procede a trenino. Sulle nuove mura ho davanti a me a qualche lunghezza un regatante con un gran passo e….non mi prende nemmeno un metro! Bene, a quanto pare ho trovato il setting ottimale per questo vento! :) Peccato che un po’ da fessacchiotto mi lascio prendere troppo dal fare andatura (che comunque necessita ancora di gran parte della mia attenzione) e perdo di vista il campo di regata: dopo le regate di ieri avevo intuito che con quel vento era la sinistra del campo a pagare ma come detto mi sono distratto. Appena riattacco il cervello mi riaccentro e tutto sommato il bel passo mi ha consentito di non finire ultimo. Il resto della regata va più o meno liscia e concludo 19°.

A breve ci danno la 2° partenza: parto malino, abbastanza coperto e la strategia obbligata del campo di regata mi obbliga a navigare in aria sporca o fare 2 virate per liberarmi…. Faccio un po’ l’uno e un po’ l’altro e tutto sommato limito i danni; alla seconda boa di lasco decido di virare in boa ma sbaglio tempismo e col boma tocco la boa; mi allontano 7-8 lunghezze dalla boa e faccio il mio bel 360°. Così facendo però perdo un po’ di sopravvento su chi mi era appena dietro e appena avanti e così sono di nuovo in aria non proprio pulita. Alla fine concludo 20°.

Le condizioni mare-vento sono ancora bellissime e così…. Terza partenza!

Ancora una partenza da dimenticare ma stavolta mi smarco subito e grazie al sempre buon passo recupero bene su tutti quelli che volenti o nolenti continuano nei rifiuti dei primi. Anche stavolta però la cazzata è in agguato e così all’ultima virata per arrivare in boa scuffio come un pirla. Mi passano in 3-4 mentre raddrizzo. Alla fine del secondo lasco opto per la stessa decisione della regata precedente ma stavolta con più cautela (evito volentieri di replicare il petting con quella palla arancione). Alla fine chiudo 17°, ottimo per una regata partita male! :)

sabato 15 ottobre 2011

che spettacolo....!!! (Day 1)

Il vento è teso proprio quanto sembrava: ho pochissimo tempo per provare ma il setting improvvisato non sembra malvagio, ancora non è ottimale ma la barca è meglio delle altre volte (con quelle condizioni); purtroppo è ancora troppo potente e così non sono troppo competitivo. L’ottimo comitato piazza bene e velocemente il campo e così si riescono a disputare 3 prove.

riassunto sintetico:
regate odierne: 3 (per me 2 e 1/2)
vento: abbondante (base 7ms con frequenti rafficozzi, alcuni oltre i 10ms)
tempo: sole estivo (ma acqua e vento freschetti)

highlights:
prima prova con molte raffiche e salti di vento, conduzione difficile, strategia amletica a causa degli effetti del promontorio (conero). di riffa e di raffa arrivo alla boa di bolina intorno al 15° posto ma all'ultimo bordo scuffio. 2 laschi a velocità neutrino, seconda bolina in rimonta, poppa soddisfacente finché....scuffio. eskimo, e arrivo.

seconda prova simile alla prima, ma scuffio alla prima boa di lasco in strambata, eskimo, di nuovo piccolo recupero ma scuffio allo stacchetto di traverso.....addosso ad una barca scuffiata (tragedia 1 sfiorata).

terza prova simile alla prima e alla seconda ma arrivo alla prima bolina impiccatissimo, tento una bretone ma un salto di vento mi butta la barca addosso, non riesco a sganciarmi e scuffio a 2 metri dalla boa. un poveraccio per evitarmi poggia e scuffia a sua volta, un terzo arriva a manetta e non riesce ad evitarlo colpendolo in pieno(tragedia 2 sfiorata); districhiamo le barche, galleggiano tutte per fortuna, riparto, primo lasco ok, secondo lasco.......indovinate? scuffio! ennesimo eskimo (il 5°), batterie sul rosso e mi ritiro.

Il vantaggio è che arrivo allo scivolo senza ressa, alo e disarmo con calma e quando i primi iniziano ad arrivare sono pronto per la doccia.

La nota positiva della giornata è che finalmente inizio a capire come il contender voglia essere portato in bolina con quel vento :)

Serata tutti insieme al ristorantino (ino,ino,ino) del circolo, gran mangiata di pesce, 4 chiacchiere, 8 risate e alla fine, stremato dalla giornata e in particolare dalle 6 scuffie e torno in albergo (che tra l’altro ha una bella rete wireless che uso per una spulciata al meteo prima di crollare esausto).

giovedì 13 ottobre 2011

che spettacolo....!!! (la preparazione)

E' prestissimo (come da programma) e infatti ci sono solo quelli arrivati il giorno prima, o meglio, ci sono solo le loro barche visto che sono ancora tutti a nanna. Io vado al bar del porto per i canonici cornetto e cappuccino e prima di tornare al carrello faccio una passeggiata nel porticciolo, ed è proprio durante questo giro ricognitivo che lo vedo...................…….lo scivolo……………………….

ehm....si: è stretto, ripido e scomodo proprio come sembra

Fortunatamente lo scivolo in questione smentirà alla grande le mie perplessità perché nonostante sia bello stretto (e raggiungibile solo slalomando tra i pontili) non termina con il classico gradone, bensì una volta finito si hanno una decina di metri di fondo sabbioso che degrada dolcemente, cosicchè il rientro è abbastanza agevole. Tutto questo però l’ho scoperto solo al rientro del sabato (quando, per la cronaca, scavo un bel solco nella sabbia con il timone visto che ignoravo la presenza della spiaggetta) così mi dirigo verso il carrello per scaricare la barca con in mente parole non troppo lusinghiere nei confronti del caro porticciolo.

Scarico, sistemo meglio il carrello nella zona riservataci dal circolo e anche gli altri iniziano ad arrivare: tra una chiacchera e l’altra si fanno le 10, quando colpito da un lampo di genio, metto in pratica una gran pensata: fare subito il check-in in modo da non dover pensare a nulla una volta rientrato dalla regata! Risolto un problemino con l’auto che non voleva più aprirsi, porto il trolley all’hotel Sorriso e prendo possesso della camera: grande, luminosissima e un box doccia degno di questo nome; ah, anche la vista dal terrazzino non è da buttare!

brutto brutto, proprio un postaccio

Esco dall’hotel e in 3 minuti (a piedi) sono accanto alla barca…… quasi quasi finita la regata torno direttamente in camera con la muta :P

Mi spazzolo subito 3 mega-pizze (carboidrati necesse sunt) e armo la barca: inizialmente col setting standard da vento leggero ma man mano che passa il tempo si capisce che le previsioni meteo non ci abbiano preso granchè stavolta come intensità e così mi trovo davanti all’amletico dilemma che mi affligge ogni volta che trovo vento fresco: come cavolo lo regolo ‘sto pioppo?!?

Il problema nasce dal fatto che di uscite serie con vento fresco non ne ho molte nel mio curriculum….praticamente solo in regata, ove per assioma non si deve sperimentare e di fatto ogni volta ho fatto schifo! La cosa è aggravata dal fatto che la tuning base del velaio (link ullmangz) semplicemente ignora il fatto che vi sia in giro qualcuno che ancora gira con un albero in alluminio e così le indicazioni standard vanno prese con le pinze; stavolta, in barba all’assioma, decido di sperimentare: -1 allo strallo e - qualcosa alle sartiole (devo ancora verificare a quanto le misi di preciso): la preflessione non mi pare male e sono abbastanza sicuro che lascando scotta la sartia sottovento non andrà in bando.

Incrocio le dita e sorseggiando la “razione d’attesa” arrivano le 12: piano piano (pure troppo piano) tutti scendono in acqua (io quasi per ultimo porcaccia miseria).

venerdì 7 ottobre 2011

che spettacolo....!!! (il viaggio)

Quest'ultima nazionale dell'anno era per me la più vicina in assoluto, tanto che sicuramente per molti non sarebbe stata nemmeno considerata una trasferta, tuttavia a causa delle defezioni di Vittorio e Lorenzo, mi tocca andare da solo e così un pochino di agitazione c'è: avrò legato bene? e se trovo traffico? e se foro?

ehm, si....era un po' impennata! cose che capitano quando si cannibalizzano le selle di un vecchio carrello senza il tempo per adattarle dignitosamente al nuovo.....

.........insomma tutto questo per giustificre una tabella di marcia che ha previsto una partenza alle 7.00 per un arrivo stimato alle 8.30 in funzione di una prima prova prevista per le........................... 12.55!!!!!!
Comunque, tutto fila per il verso giusto e arriviamo (io e la barca) sani e salvi al Circolo Massacesi.

Passati i timori iniziali, ci scappa pure la fotina in autostrada

che spettacolo....!!! (intro)

Numana, 1-2 ottobre 2011

Iniziamo dalla fine e quindi..... via con i ringraziamenti:
  • grazie al meteo che è stato semplicemente favoloso
  • grazie al direttivo della classe che come ad ogni nazionale si è smazzato per coordinare richieste dei regatanti con offerte del circolo
  • grazie al Comitato InterCircoli Numana per l'organizzazione di un bell'evento in una cornice ambientale molto suggestiva
  • grazie a chi si è occupato dell'assistenza in acqua: molto professionali e con mezzi all'altezza del compito
  • grazie al comitato di regata che è stato ineccepibile
Tenendo presente questo, non credo sia difficile immaginare quanto il weekend sia stato fantastico!

martedì 20 settembre 2011

Ora o mai più



E' da lunedì che in crisi d'astinenza acuta da contender punto aggressivo le previsioni meteo: evidentemente le ho intimidite per bene perchè all'avvicinarsi del weekend sono propense a concedermi una domenica da leoni.
Un 18 settembre così è da annotare negli annali: sole, caldo e vento da SE arrivato fino a 20 nodi, il tutto con un'onda umana!!!!

Armo con calma e dopo un aperitivo alla LNI prendo il mare verso le 13; esco dal porto e localizzo il genesi su cui Lorenzo, Vito e Valentina si stanno godendo la giornata e mi dirigo bordeggiando verso di loro: vento da trapezietto e un sole che spacca le pietre.
Arrivato al genesi (che nel frattempo era all'ancora) procedo all'abbordaggio.
4 chiacchiere, Vito fa un giro sul legnetto, mi spazzolo una fettozza di timballo e una birra e il vento aumenta costantemente.
Torno così al mio vascello e allieto gli spettatori cazzeggiando un po' intorno a loro prima di seguirli in porto per un ultimo saluto.



Torno fuori e faccio qualche evoluzione col vento aumentato ulteriormente e infine, a corto di spettatori visto che i barconi preferiscono puntare troppo al largo, rientro in porto e mi dedico a coccolare un po' il legnetto.
Bello, bello, bello.

sabato 20 agosto 2011

bicòs ciù is mej che uan....

Imperdonabilmente non avevo ancora messo a parte l'esercito (seeee, crediamoci...) di cybernauti che mi segue su un paio di trasgressioni alla mia finora ineccepibile condotta di monoscafista.
Ebbene si, mi sono fatto 2 giri in catamarano!
Un pomeriggio becco su feisbuc l'amico velaio già possessore di midnight express nonchè di un certo altro bolide su cui da tempo volevo autoinvitarmi, e così gli pongo la fatal domanda:
F: quand'è che mi porti a fare un giro sul mostro?
C: domani?!
F: ok!

Ci ritroviamo così la mattina seguente al CNA dove ci attende il "mostro" un Mattia 18 High Tech (solo 2 esemplari presenti in Italia); dopo qualche difficoltà nell'issare la vela (si, solo una: una randa di 18Mq) a causa della lunga inattività prendiamo il mare dove sono ad aspettarci altri "pattìni". L'HT parte deciso, eppure ci saranno 4 nodi! In effetti 20Mq (2 di albero) su 130kg di barca completamente armata non sono bruscolini.
La sensazione è subito di grande sicurezza, sono a prua e sento la barca correre sui binari; a dire il vero tanta è la stabilità che nemmeno sembra di essere tanto veloci...almeno finchè non ci si gira a guardare la scia impressionante che rincorre invano i timoni.
Boliniamo verso sud e all'altezza del porto di Giulianova Cassio mi cede lo stick: ancora grande sensazione di sicurezza e controllo, nel frattemp il vento è aumentato di 1-2 nodi e con lui, ma con andamento esponenziale, la nostra velocità. La prima volta che lo scafo sopravvento si solleva dall'acqua con noi entrambi al trapezio.....beh..... sensazione orgasmica. Io inizio a ridere come uno scemo e Cassio inizia a prendermi in giro su cosa mi sono/ero perso fino a quel momento.
Arriviamo così all'inizio di roseto e lì decidiamo di rigirare visto che il vento sembra in aumento e l'HT non è propriamente a suo agio in condizioni "allegre", tanto meno con una pippa come me a far parte dell'equipaggio.
Dicevo, inveriamo la rotta e.....ma si, visto che 20Mq sono "pochi", diamo su il gennaker che tanto per gradire è di altri 20Mq.
A questo punto non descrivo le sensazioni perchè....non sono facili da spiegare, mi limito a dire che:
-la bestia è rimasta sempre sotto pieno e totale controllo
-la scia era mostruosa
-all'arrivo ad Alba c'erano una quindicina di nodi, noi navigavamo col reale a (spannometricamente) 160°, la SOG non la so, ma ad occhio tranquillamente oltre i 25.....

Ultimo appunto sul "pattìno" in spiaggia gestibilissimo, oserei dire più di un contender grazie al peso ridicolo e le ruote "bigfoot".


Quello stesso giorno, alcuni chilometri più a nord, il contenderista di punta di SBdT stava facendo amicizia con un Classe A.... e a quanto pare più che amicizia è stato sesso sfrenato visto che la settimana successiva al posto del suo contender, sulla spiaggia del circolo Ragn'a Vela ha preso posto un aggggggressivissimo Titan.

Alcuni giorni dopo approfittando di una patana classicamente adriatica, Giulio mi concede l'onore di fare un giro con questa sua nuova fiamma e..... beh..... cazzo quanto cammina!

a modo loro entrambe delle gran belle bestie

martedì 9 agosto 2011

Trofeo Perla Verde 2011

Il trofeo è un challenger che si tiene su 3 giorni: il primo giorno una costiera di poco meno di 5 miglia dal circolo Ragn'avela di San Benedetto del Tronto al Circolo Le Grotte di Grottammare, il secondo giorno e il terzo giorno regate su percorsi a bastone davanti ai circoli Le Grotte e Amici del Mare di Grottammare.

Venerdì
La Costiera è iniziata bene: circa 6-8 nodi partenza conservativa visto che avevo dimenticato l'orologio a casa ma riuscita benissimo, giro la boa di disimpegno dietro solo ai classe A e una manciata di FD, gli altri tutti dietro; poggio un filo e di bolina larga/traverso stretto perdo qualche posizione in favore dei più invelati FD ma tutto sommato vado bene. Purtroppo un disguido organizzativo manderà tutto all'aria: manca la linea d'arrivo e così metà flotta (incluso me) tira dritto.... quando ci accorgiamo dell'errore io ero davanti a Cupra (+2 miglia) mentre i classe A erano arrivati quasi a Pedaso (+6 miglia)!!!!
Regata annullata e si spera di recuperarla il giorno seguente su un percorso a bastone.

Sabato
Vengono disputate 2 regate: la prima con poco vento mi vede non velocissimo ma comunque conduco una regata più che dignitosa; i tempi compensati mi vedranno 9° a 3 minuti dai vincitori (FD), sinceramente non so come avrei potuto limare significativamente il distacco...
Seconda regata con avvio "caotico": favorita la partenza in boa ma ovviamente con una flotta mista mai nessuno si sognerebbe di partire mure a SX a mano di essere certi di avere spazio ed essere la barca più performante di tutte.... e invece no, mi ritrovo l'altro contender che ci prova proprio sulla mia prua, si inchioda lì e così per evitare danni devo poggiare mancando così la boa e dovendo strambare e passare a poppa di tutte le barche... si, sul momento ero bello nervoso; cerco di smarcarmi dalle coperture e contestualmente prendermi subito la destra del campo di regata, purtroppo un 420 proprio in prua mi da un po' fastidio e volendo evitare 2 virate impiego alcuni minuti a salirgli sopra e rollarlo. Il recupero procede poi bene e senza altri intoppi e alla fine concluderò nuovamente 9°.... rammarico perchè senza gli inconvenienti iniziali probabilmente il podio era alla mia portata.

Domenica
Il vento si fa desiderare e tra i regatanti (me compreso) on c'è un gran entusiasmo; cerchiamo di spingere affinche almeno si possa pranzare nell'attesa ma il presidente del comitato ci boicotta.
Alla fine andiamo in acqua alle 14 e disputiamo una sola prova con vento leggerissimo, personalmente terrò i trapezi stabilmente sui ganci delle sartie; Parto benino (in boa mure a DX) ma dopo pochi secondi vengo centrato da una barca mure a sx (la stessa del giorno prima.......) fortunatamente senza danni. Rispetto al solito tengo la base un pelo più cazzata e sento la barca molto reattiva nonostante l'arietta, bordeggio bene, arrivo davanti a un paio di FD in reale ma poi anzichè tornare a terra mi dirigo subito verso sud per tornare al circolo ragn'a vela per paura che il vento cali ulteriormente.
Verrò poi a sapere di essere arrivato 3° a 11 secondi dal 2°...mannaggia, di nuovo rammarico perchè nell'ultima poppa ho toppato un paio di strambate navigando per alcuni secondi in controfase :(
Comunque mi sono divertito (e alcuni amici FDisti mi hanno gentilmente riportato il tris di vini del premio) :)

domenica 24 luglio 2011

Seconda interzonale

23-24 luglio 2011 - Ragn'a Vela - San Benedetto del Tronto

Un meteo tragico (groppi e temporali e piovaschi sparsi) non ha impedito ad un'ottima organizzazione di portare a compimento 3 belle prove per ciascuna classe (contender e FD) in 2 giorni.

Sabato
Riusciamo a fare un'unica a prova a causa di un groppo che scendendo veloce ci obbliga al termine della prima a rifugiarci a terra; a poche centinaia di metri da noi il comitato di una regata di catamarani non è stato così brillante e per poco non ci scappava il morto.
Comunque.... Parto decentemente e grazie ad ottimi passo e angolo in breve prendo la testa della flotta. La posizione i controllo mi consente di accumulare un buon margine alla boa di bolina che riuscirò a conservare praticamente invariato durante la poppa; inizio la bolina fregandomene del vento: guardo gli altri e mi metto in posizione di controllo. Purtroppo mi distraggo 2 minuti e Giulio vira senza che io me ne accorga e sulla sinistra guadagna. Appena me ne accorgo viro per chiuderlo ma dopo poco mentre cercavo di sollevare un filo di deriva scivolo e scuffio -_-"
Rialzo velocemente e riesco per un soffio ad incrociare mure a dritta sulla prua di Giulio a cui la sinistra (e la mia scuffia) ha consentito un gran recupero. Decido di riaccendere il cervello e mi faccio 2-3 bordi in fase con le rotazioni così che alla boa di bolina ho nuovamente margine sugli inseguitori. Faccio una gran poppa e sigillo con lo stacchettino di traverso la prima posizione (tra l'altro davanti anche a tutti gli FD (con un giro in più di percorso ma partiti 7-8 minuti prima dei Contender). A questo punto un bel nuvolone nero punta deciso su di noi, attendiamo decisione del comitato che a breve ci manda a terra (tra l'altro il campo e in particolare la partenza erano vicinissimi al corridoio del circolo: ottima cosa).


Domenica
Il comitato di regata ci illustra la situazione meteo: dovremmo avere una finestra di "tranquillità" fino alle 14.00 orario in cui sarebbe arrivato il maltempo; ci viene ricordato che la decisione di scendere in acqua è solo nostra, ecc.
Io sono tra i prima a scendere in acqua e....delusione: a terra sembrava ci fossero una decina di nodi mentre appena ci si allontana dalla costa scende a 5-6 nodi.
Fortunatamente mentre la barca comitato arriva dal porto e il campo viene celermente disposto, l'intensità aumenta e si preannuncia una gran giornata; a dire il vero l'intensità e troppo incostante per i miei gusti (e per quelli dei miei quadricipiti) .
Prima partenza senza infamia ne lode più o meno come il giorno precedente, ma stavolta il passo degli altri è migliorato (o forse è il mio ad essere peggiorato...) e così il gruppo resta abbastanza compatto; giro in testa la boa di bolina ma ho Giulio alle costole e infastidendoci a vicenda favoriamo il recupero di Peppe su entrambi.
Seconda bolina decisamente faticosa per le improvvise rotazioni e cambiamenti di intensità ma alla fine riesco a giungere primo alla boa ma il vantaggio su Giulio è risicatissimo infatti in breve ci ritroviamo affiancati. Fortunosamente riesco a ritagliarmi un po di spazio e così planando su un treno di 4-5 onde riesco a prendere un paio di lunghezze di vantaggio ma il vento ballerino non mi fa stare tranquillo fino alla fine; i giochi si chiudono alla boa quando io passo interno a 2 FD cui Giulio non può far altro che accodarsi e così riesco nuovamente a tagliare il traguardo in prima posizione (anche rispetto agli FD eheheh).
Il vento aumenta per la seconda prova ed è molto rafficato visto che la perturbazione si sta avvicinando (da nord-ovest). Sono consapevole che in queste condizioni il mio passo non sia cos devastante e questo mi porta a fare una bellissima partenza grazie alla quale posso controllare bene ciò che fanno gli altri e prendere le mie decisioni senza preoccuparmi di incroci e eventuali coperture.
Giro primo la boa di bolina ma Giulio mi è vicinissimissimo....ma lo resta per poco perchè.....alla centesima rollata in strapoggia la mia fortuna decide di aver lavorato abbastanza e mi tiro la barca addosso. Barca a 180° e raddrizzamento non così veloce come avrei sperato: giro la boa di poppa in terza (o quarta?) posizione. Ultima bolina: ormai il "nero" si vede bene lambire la costa sulla sinistra del campo di regata e così io abbandono la strategia da vento oscillante e punto tutto su una rotazione a sinistra. Tutt'ora sono convinto di aver fatto la scelta giusta perchè così facendo ho sempre avuto un'ottimo avvicinamento alla boa, tuttavia ho incontrato un paio di minuti di vento debole (rispetto a quello sul resto del campo di regata, eh! non in senso assoluto) e così pur recuperando su tutti gli altri, non riesco ad avvicinarmi a Giulio che così si appresta ad una poppa trionfale prima di passare l'arrivo. Dopo un paio di minuti arrivo io seguito a ruota da Tino.
Ora il cieolo è davvero e scuro e così ci precipitiamo a terra, smontiamo e laviamo... anzi no, a lavare ci pensa il diluvio universale misto a vento oltre i 30.
Raramente ho visto una roba del genere....

Tornando alla parte agonistica: la classifica mi riporta come 1° con 1°-1°-2° come parziali seguito da Giulio (2°-2°-1°) e Tino (3°-3°-3°).

Sono stati memorabili i duelli con Giulio (specie di bolina), purtroppo questa sarà stata probabilmente la sua ultima regata in contender visto che ha deciso di provare la strada del Classe A.... ma chissà....magari un giorno....

lunedì 27 giugno 2011

Alla faccia......

...di......lo dico alla fine!
Visto quanto accaduto sabato e con le previsioni che per tutta la domenica davano 2 nodi di nulla e tutto il mare residuo che si possa immaginare, mi apprestavo a trascorrere una giornata all'insegna dell'ozio, magari un'uscita in barcone ultrarelax ma nulla di più. E infatti la giornata è iniziata proprio con quell'andazzo ozioso che mi ero prefissato: sveglia ignorata e giro in barcone saltato.
Poi mi alzo.... mi affaccio dalla finestra e vedo: sole.....e le piante scosse dal vento! Però io sono in collina, sicuramente al mare non ci sarà nulla (come da previsione) e così decido di fare giusto un giretto al porto prima di pranzo e magari aperitivare alla LNI. Però il velista che è in me approfittando di un attimo di distrazione, afferra comunque la sacca e con nonchalance la getta in macchina.
Arrivo al porto e trovo il paradiso sceso in terra: vento, sole, un po' d'onda, vento e............. VENTO! un bell'ESE frizzantino!
Armo, mi cambio, mando un sms a Lorenzo che è sul barcone e magari se non si è allontanato troppo potrebbe farmi qualche foto (mentre rosica ovviamente) e mi accingo ad un'eroica uscita dallo scivolo del porto (di cemento....e pure stretto!)
Già nel porto con 8-10 nodi e acqua piatta inizio a riempirmi di endorfine, ma quando esco è meglio!
12 nodi molto (ma molto molto) oscillanti mi accolgono insieme ad un'onda che non è nemmeno lontana parente di quella del giorno prima. E' la prima uscita seria (i 5 minuti di dossi del giorno prima non contano) che faccio col nuovo boma carbo e....... va alla grande!
Ci sono molte barche, fa davvero piacere vedere che finalmente il diporto giuliese inizia a dare segnali di ripresa.....o per meglio dire..... di abbandono degli aperitivi in banchina.
Appena uscito mi ingarello con un 40 e gli faccio capire che il legnetto
<> e non si fa certo mettere sotto dal primo plasticone che passa.
Poi intravedo una motovedetta....forse sono un po' lontanuccio dalla costa e così mi riavvicino con 30 secondi di planate, poi incrocio un hobie cat che va in direzione mare aperto e la guardia costiere lo ignora proseguendo il pattugliamento verso sud, così strambo e torno ai miei poveri plasticoni.
Cerco Lorenzo ma non lo vedo. Ah, ecco una barca blu! ....no, è Juno. Ah! eccone un'altra: mi avvicino un pochino e faccio un paio di numeri.....poi mi accorgo che è un Elan 45, non Lorenzo, faccio un paio di accellerazioni giusto per motivare il legnetto a non farsi mai mettere dietro e cambio rotta.
Lorenzo non si vede e così opto per il piano B: prua verso sud e sbarco al Mucillagine di Cologna:
Aperitivo: birra e patatine
Pranzo: cubanito (gelato biscotto di non so quale marca)
Digestivo: birra
Il barista mi guarda strano viste le ordinazioni fatte in serie in 15 minuti e ancora più strano quando pago con una banconota che gronda acqua.
Nel frattempo c'è lo spettacolo del mare...e della clientela; come dire...è sempre molto stimolante quel lido in quanto a frequentazioni :D Aggiungeteci che un contender in lamellare attira più attenzione che la tartaruga del palestrato di turno e potete ben capire come mai mi piacciono tanto le sortite in spiaggia.
Sento che il vento inizia a mollare e contemporaneamente scorgo una bella barca blu che sotto gennaker fa rotta verso nord; riconosco la vela "anoressica": è Lorenzo. Saluto, mi "rivesto" e faccio per andargli incontro ma l'imprevisto è dritto in prua: una secca malefica dove non sarebbe dovuta essere e mentre avevo solo mezza deriva giù ma il timone già bloccato in posizione abbassata.
è seccante finire su una secca.... ecco la mia faccia seccata

Fortunatamente la pala riesce comunque a sollevarsi piegando la coppiglie messa come fermo, e così mi risparmio una delle seguenti azioni:
  • ricompare un timone
  • recuperare bulloni e rondelle stuccatisi nel distacco degli agugliotti
  • rcuperare sulla battigia lo specchio di poppa staccatosi dal resto della barca che nel frattempo affonda
Come potete capire mi è andata veramente di culo e me la caverò con una coppiglia nuova e una pennellata di resina addensata nel solco lasciato dalla coppiglia.
Rimettere la pala in condizione di essere abbassata mi costa comunque alcuni minuti e così lorenzo è già a metà strada quando io riesco finalmente a prendere il largo.
Arrivo in porto che il vento non è più da trapezio (tranne qualche raffichetta, comunque poca roba), ormeggio ad un pontile galleggiante e mentre mi faccio una birra sul barcone mando Manuel a provare finalmente l'ebrezza di avere il sedere su una barca seria: anche se al 5% delle potenzialità vista la poca aria, il legnetto mi è sembrato abbia piacevolemente colpito Manuel, chissà che non sia scoccata la scintilla per cui.............. Vabbè, il nuovo potenziale contenderista si è appena trasferito a Roma per lavoro, quindi al massimo andrà a rimpolpare la già nutrita flotta della IV zona.

Ora che ho detto più o meno tutto, per concludere il post non mi resta che completarne il titolo:

....di tutti i siti meteo che hanno cannato in pieno le previsioni;
....di Vittorio che è la terza volta di fila che mi sola l'allenamento;
....di Lorenzo che ha deciso di fare il pensionato a 32 anni dandosi a barche dal culo pesante;

...last but not least...

............della seccaaaa!!!!

sabato 25 giugno 2011

non c'è mai....

...un fotografo quando serve!

Oggi voglio, anzi no, devo uscire!
Vento in aumento, e mare formato, armo e trascino il legno per i 200 metri si spiaggia accanto al porto fino al mare.
Il mare è più che formato, frangenti alti e cattivi si estendono a perdita d'occhio ma io sono duro e pirla e quindi affronto i marosi.
Partenza senza timone e con un soffio di deriva per evitare di toccare e zig-zago tra i frangenti, fortuna che c'è un bel vento perchè sennò mi ributterebbero indietro: in un paio ci passo in mezzo e...fortuna che ero agganciato al trapezio perchè altrimenti la barca mi sarebbe scappata da sotto il sedere! piano piano accellero finchè prendo un paio di onde e su entrambe pensavo di essere decollato visto il successivo atterraggio duro....e invece no.... perchè..... il decollo è avvenuto qualche secondo dopo! -_-"
Finalmente le onde sembrano più basse e così abbasso timone e deriva, ora posso quindi uscire al trapezio, cazzare vang e iniziare la goduria..... e infatti così è stato...per circa 20 secondi, però! Perchè infatti è stato questo il tempo che ci ho messo a raggiungere il 10-12 nodi fatali: mi scontro con un'onda (più alta di quelle precedenti tra l'altro) e così accade.... il legnetto si impenna e spicca il volo.... lo sento, il timone va a vuoto, è in ariaaaaa!!!!
L'atterraggio è da dimenticare... o meglio, mi piacerebbe dimenticarlo. E' proprio pesante e io per non gravare ulteriormente sulla barca fletto le ginocchia per ammortizzare, ma (credo) in contemporanea il ritorno di timone e deriva nella densa H2O mi provoca uno momento sbandante improvviso che unito alla mia mollezza nell gambe mi catapulta sottovento.
Raddrizzo e trovo un taglietto di 5 cm sulla coscia (penso causato dal ponticello dello strozzatore della randa) e lo stick piegato a π/2 (thank god che non è in carbonio).
La decisione è rapida: stavolta è andata bene ma è inutile rischiare di giocarsi la barca senza un motivo decente, viro e torno mestamente in spiaggia.
Certo anche il rientro in mezzo ai frangenti è a rischio, ma modestia a parte gestisco benissimo la situazione e così arrivo sano e salvo alla riva.

martedì 14 giugno 2011

Folloniha - Day 4

Come detto la partenza è prevista per le 10.30 e quindi sveglia alle 7.

Alla reception per il check-out non c'è la solita ragazza (peccato, aveva un certo nonsochè) comunque sbrighiamo le pratiche e adiamo al circolo.

E' pacifico che la scelta del segretario di anticipare l'orario, seppur ben motivata, è alquanto impopolare e così, dopo un paio di risposte scorbutiche da un membro del comitato (io: <> lui: <>) andiamo in mare.

Brezzettina leggerissima e si sta lì a ciondolare fin verso le 11.30 quando finalmente iniziano le procedure.

Oggi mi sento determinato a far bene e così mi butto nella mischia.

Prima partenza dignitosa e riesco da subito a smarcarmi navugare in aria pulita. I risultatisi vedono perchè alla boa di bolina le solite lepri non sono così lontane e giro abbondantemente nei primi 20.

Sempre poca grinta alle portanti e così pur avvicinandomi a chi mi precede perdo qualche posizione. Seconda bolina recupero qualcosa ma di poppa mi si rifanno sotto gli inseguitori. Quì ho un colpo di fortuna perchè a una ventina di lunghezze dalla boa il mio marcatore Betta senior mure a sinistra viene intercettato da Riccardo Giuliano mure a dritta che me lo toglie di torno, consentendomi di girare la boa in tranquillità e dopo un traverso nel quale mi sono tenuto ben alto per evitare coperture porto a casa un finalmente onorevole 19°!

I temporali ci girano sempre intorno e la seconda regata ne sarà fortemente influenzata: parto malino causa ingorgo e così ci metto un po' a liberarmi dalle coperture. Quando fialmente alzo la testa, la maggior parte della flotta procede verso la sinistra del campo di regata dove sembra esserci più pressione, io invece intuisco una rotazione a destra e mi ci affido: a scegliere quindi la destra siamo un pugno di barche tra i quali Luca Bonezzi che allunga un po' su tutti.

Ormai la decisione strategica è stata presa e bisogna crederci, o la va o la spacca, quindi con la boa ancora lontana vado a virare mooolto vicino alla layline ipoteica post-rotazione.

Sarà bravura o sarà culo, fatto sta che la destra paga e anche molto: io nonostante la brutta partenza giro 11° e Luca che ci ha creduto da subito è 1° con un discreto distacco.

Alle portanti però un bel casino perchè più si è avanti e più quelli dietro hanno pelo sullo stomaco e voglia e mezzi per ricacciarti indietro, così mi ritrovo circondato da coperture e 11-12 barche mi passano da tutte le parti.

Alla seconda boa di lasco poi mi ritrovo ingaggiato in quarta fila esterna: una tragedia greca. Perdo subito le 3 posizioni degli interni più altre 4-5 a causa delle coperture e dell'impossibilità a virare, cosa questa che mi fa anche scadere molto sottovento rispetto a tutti gli altri.

Appena mi libero però, mi sembra di sentire una rotazione opposta a quella del primo bordo, stavolta il vento sta andando a sinistra! E allora sinistra sia: vado molto bene, ho davanti a una cinquantina di metri Michele Benvenuti e sono un pochino (-ino-ino eh!) più veloce, ma con un paio di gradi in meno di angolo.

La fortuna deve essere dalla mia parte perchè mentre insisto sulla sinistra, prima riesco per un pelo a neutralizzare la "rollata" di un avversario che con mure a sinistra mi vira appena a prua e sottovento, poi oltre ad incassare l'intuizione della rotazione a sinistra che arriva puntuale, il comitato mi fa un bel ragalo optando per una riduzione del percorso e così, prendendo gli arrivi alla boa di bolina, mi evita una nuova fagocitazione alle portanti da parte del resto della flotta.

Concludo 22° recuperando quasi 10 posizioni in questa seconda bolina.

Ormai sono le 15.00 e sarebbe masochistico darci un'altra partenza, tantopiù che il vento è in calo.

A terra nemmeno lavo la barca, vado dritto verso il carrello stradale per avvantaggiarmi la partenza vsto anche che devo ritirare da Luca il boma usato che alla fine ho deciso di prendere; alla fine grazie anche a Vittorio che non avendo fatto la seconda prova aveva già smontato la sua barca, siamo tra i primi a finire di caricare.

Ce ne andiamo così a mangiare un piatto di pasta ed inizia la premiazione.

Vince meritatamente Giovanni Bonzio, secondo un grande Davide Fontana e terzo il campione italiano uscente Michele Benvenuti. Campione master Emilio Betta mentre il premio per il più giovane va al bravissimo Riccardo Giuliano.

Torniamo alla barche giusto in tempo per stringere le cinghie e partire mentre inizia a diluviare.

domenica 12 giugno 2011

Folloniha - Day 3

Ieri abbiamo fatto spesa e quindi dopo la solita sveglia alle 8, colazione a "casa".

Solite cose e si scende in acqua verso le 11.30

Pochissimo vento e alle12 sale l'intelligenza.

Dopo una mezzora il comitato piazza il campo e inizia le procedure. Evidentemente ieri qualcuno aveva fatto notare la calca in barca comitato e così oggi tanto per estremizzare il concetto, la boa viene disposta qualche decina di metri sopravento alla barca comitato (please, non mi si venga a dire che il vento è ruotato perché io ho fatto 4 rilevamenti tra prima e dopo l'inizio delle procedure e la boa era sempre ultra favorita). La cosa non sarebbe stata nemmeno un problema ad una zonale ma vi potete immaginare cose succede se 50 barche vogliono partire tutte in 50 metri quadrati di acqua e possibilmente con le mure a sinistra; se non ve lo immaginate ve lo spiego io: succede che quelli mure a dritta avrebbero precedenza ma di fatto non riescono ad uscire dall'area di prepartenza, così o succedono domino di barche, virate d'emergenza, bestemmie, ecc. con perdita di tempo per tutti; oppure sfilano a poppa di quelli mure a sinistra oppure gli virano sotto: in entrambi i casi si beccano valanghe di rifiuti, quelli mure a sinistra da parte loro hanno il culo stretto perché una rotazione a sinistra sarebbe rovinosa per la regata (e per le barche); quelli che non se la fidano a infilarsi in quei 50 metri quadrati (come me) si ritrovano sottovento a tutti: partire in ritardo mure a dritta in barca vuol dire essere ultimissimi con distacco, partire in ritardo mure a sinistra in boa vuol dire essere affondati dai colleghi che mure a dritta procedono come un muro paralleli alla linea.

Io mi ritrovo bello incartato ma ancora galleggiante e forte di una tensione delle check stay finalmente ortodossa nonostante i mega imbottigliamenti, pur tra gli ultimi non perdo troppo contatto; accade così che di lasco e sono particolarmente ispirato e sfruttando al massimo il cavillo "è ammesso il rollio per agevolare il governo" recupero più di una decina di posizioni; nell'ultima poppa però ne perdo un paio per mancanza di cattiveria e così concludo entrambe le prove intorno alla trentesima posizione: ohhh! Finalmente si inizia a ragionare!

Rilevante riportare che a metà dell'ultima poppa della seconda prova il vento ci abbandona del tutto e così mezza flotta resta sospesa in un limbo che pare infinito e che di fatto fa compattare le barche. La boa giunge come una liberazione... ora finalmente si può orzare fino al traverso e arrivare....e invece no! Rotazione di 90° e si bolina con 2 nodi di vento. In questo episodio non mi sento comunque di criticare il comitato visto che in effetti i primi 10 erano già arrivati da tempo e la sfortuna ci ha messo del suo nell'inficiare la prova di noi ritardatari.

Visto che il vento è finito e noi siamo tutti letteralemte arsi dal sole che non ha concesso tregue, tutti a terra per birretta/e e doccia ristoratrice.

Questa sera abbiamo voglia di carne vera (per intenderci non 1 costoletta e 1 salsiccia) e così inforcate le solite bici ci dirigiamo verso il cetro di Follonica dove scoviamo dopo non poco girovagare una trattoria molto olto promettente di cui però ora mi sfugge il nome. Come da menù ordiniamo 2 tagliate "come ì burro" e ci accompagnamo un carpaccio di zucchine e 2 birre rosse artigianali. Prezzo onestissimo (20€ a testa) e l'unico rammarico è stato di non aver provato gli antipasti e i primi che erano molto particolari e sicuramente meritano di essere provati.

Gelatino al solito posto e dopo aver dato una sistemata a valige e bungalow tutti a nanna che l'indomani ci tocca fare il check-out e la partenza è stata messa alle 10.30 per tentare di fare qualche prova in più visto che è l'ultimo giorno e il limite per l'ultima procedura è fissato alle 15.30 per consentire di caricare le barche e partire prima di notte.

venerdì 10 giugno 2011

Folloniha - Day 2

La giornata inizia con una classica sveglia alle 8.

La notte ha portato ristoro a mente e corpo, tranne che ai bicipiti dai quali ho l'impressione che l'acido lattico si possa strizzare come si fa con una spugna.

Mini pedalata fino al bar, classica ciambella e stavolta succo di frutta al posto del cappuccino.

Altra mini pedalata fino alla L.N.I., si mettono ad asciugare mute e calzari, si arma la barca, si mangia un panino... insomma è routine. Il vento invece di monotonia non ne vuole sapere e così dopo una giornata frizzante come quella precedente, ora non si capisce bene come sia la situazione: ponentino poco convinto che oscilla, poi aumenta, poi scende....insomma non ha capito bene cosa vuol fare da grande.

A terra origliatori affidabili danno il comitato per agguerritissimo: “oggi ne facciamo 3” dicono; a me già iniziano a girare perché non capisco queste dichiarazioni di belligeranza: hai ancora il sapore del caffè in bocca, dai mezza occhiata ad un mare che pare un groviera da quanti buchi ci sono e già hai in testa di dare 3 prove! Non si fa!

Usciamo e il vento non ha ancora risolto la sua crisi esistenziale; io ci metto del mio per incasinarmi la vita proponendo una regolazione di check stay.... come dire.... inedita (si, sono un bel pirlotto) ma qualche bordo pre-partenza mi conforta (a torto).

2 partenze una peggio dell'altra: spropositamente favorita la posizione in barca comitato e per me che ancora non ho voglia di tuffarmi nella mischia le regate sono tutte in salita; difatti nonostante il vento “adriatico” sono quasi riuscito a fare più schifo della giornata con vento fresco (incluso il DNF), la cosa più imbarazzante è che non ho scuse, sono io che ho regatato male male male.

Finita la seconda prova sono a ciondolare intorno alla linea quando vengo catturato da una raffica che mi fa partire al lasco al trapezio: i temporali che per tutto il tempo ci avevano girato intorno, hanno deciso di avvicinarsi al campo di regata; quindi io dopo un paio di planate puramente ludiche rientro in barca e faccio alcune riflessioni su questi fenomeni isolati: se va bene si ciucciano tutto il vento e niente regata, se va malino danno vento talmente instabile che prima il comitato ci fa partire e poi annulla tutto, se va male ci becchiamo il classico temporale estivo con 30 nodi di vento a 15°C e annesso diluvio universale; come potete ben capire faccio il pelo alla poppa del comitato e comunicato il mio abbandono me ne ritorno bello bello a terra.

Scelta saggia e lungimirante visto che quando io arrivo in spiaggia vedo che il comitato ha infine optato per una “intelligenza su H” a cui i concorrenti hanno risposto, una volta tornati a terra, smontando tutto dalle barche per la serie “degli -ulteriori segnali a terra- non ci frega nulla”.

Vittorio ho scoperto essere stato ancora più lungimirante di me visto che mi aveva preceduto di alcuni minuti, così diamo una sciacquata e una sistemata rapida prima ce arrivi il resto della flotta e ci andiamo a fare una doccia a “casa”.

Un'oretta di relax e siamo pronti per tornare al “ristorante” del circolo dove, come da programma, ci verrà offerta la cena...................................................................................................allora........................................................chi c'era sa cos'è successo e sa anche quali erano stati i rapporti tra regatanti e gestore del “ristorante” fin dall'inizio della manifestazione.

Non voglio entrare nel merito di quanto sia poco stato costantemente poco accogliente e -permettetemi- maleducato il gestore in questione (solo lui eh, la signora e i ragazzi -credo moglie e figli- erano in ottimi rapporti con tutti) quindi dirò solo che in occasione di quella cena, per cui gli accompagnatori hanno anche dovuto sborsare 15€ a cranio, con circa 90 commensali, il menù consisteva in 5-6 vassoi di affettati (a buffet), 90 salsicce (a buffet), 90 costolette di maiale (a buffet) e 3-4 ciotole di insalata

Purtroppo i primi, successivamente additati come maleducati, si son magari presi 2 costolette, sapete com'è....giusto per puntellare la salsiccia e limitarne il rollio nel piatto.... e così tutti si sono alzati da tavola con la fame, alcuni proprio senza aver mangiato.

Io e Vittorio, sempre sull'onda della lungimiranza, capita l'antifona, ce la svignamo alla svelta e ci consoliamo con un bel gelatone fermandoci alla prima gelateria che ispirava fiducia.

Abbiamo quasi finito quando vediamo sciamare della facce dall'appetito familiare: una ventina di “commensali” (le virgolette sono d'obbligo vista la mensa) ha seguito il richiamo della pancia approdando nella nostra stessa gelateria.

Quindi la serata è andata avanti e tra gelato, chiacchiere di barche, regate passate e future e strascichi dell'assemblea di classe del giorno prima, appuro che ci sarebbe la possibilità per le mie povere tasche di accattarsi da Luca un bel boma in carbonio, ex rotto ora riparato e con cui lui sta regatando proprio al campionato (nonostante ne abbia portati altri 2 nuovi, cosa questa che mi rincuora non poco sulla bontà della riparazione).

Mi riprometto di buttarci un occhio il giorno dopo e ce ne torniamo al villaggio per la nanna.


mercoledì 8 giugno 2011

Folloniha - Day 1

Ci svegliamo con calma visto che la prima partenza è prevista per le 12.00 e dopo un classico cappuccino e ciambella al bar del villaggio andiamo alla LNI per scaricare le barche (e le bici) dal carrello stradale.
Comunque nonostante siano appena le 9 il vento è già presente e bello steso, cosa questa che turba non poco dei poveri centro-adriatici abituati alle brezzette del primo pomeriggio.
Armiamo, perfezioniamo l'iscrizione e timbriamo le vele: io Ullman titolare più Ullman fregata a Lorenzo mentre Vittorio BRB come prima e Cicada, sempre fregata a Lorenzo, come riserva; la seconda vela si rivelerà comunque un lusso inutile per entrambi visto che per tutti e 4 i giorni utilizzeremo solo le due vele abituali.
Per le 10 abbiamo finito e ci facciamo un panino a testa: nutriente ma leggero visto che di lì a un'ora e mezza saremo in acqua.
Il colpo d'occhio in acqua non è di quelli che si vedono tutti i giorni: 49 contender che navigano con 7-8 m/s d'aria sono davvero uno spettacolo; provo qualche bordo e tanto per non perdere l'abitudine mi faccio una bella scuffia al lasco con tanto di salto all'indietro e sgancio dal trapezio mentre sono in volo per evitare di finire sulla vela.
Il comitato, puntuale, da il segnale d'avviso alle 12 e così vado incontro alla prima partenza del mio primo campionato italiano contender: percorso corto (bolina-lasco-lasco-bolina-poppa-traverso) la linea è affollatissima, l'agitazione è tanta e così me ne resto nelle retrovie. Il vento va pian piano rinforzando, è all'incirca lo stesso incontrato alla nostra interzonale di aprile ma l'esito finale sarà leggermente diverso: per la serie “quando il gatto non c'è i topi ballano” e poi “stavolta i gatti ci sono tutti e qualcuno sembra una tigre” concludo con un misero 42° nonostante il passo non fosse malvagio visto che finalmente mi sto abituando a poggiare a lasciare che il legnetto decolli anche in bolina.
Il vento aumenta nella seconda prova fino a 10 m/s e a dire il vero la cosa non mi crea troppi problemi, a parte una virata improvvisa per evitare una collisione che è poi finita in scuffia; tuttavia alla prima boa di lasco mi incasino in strambata e così finisco di nuovo a bagno, raddrizzo ma la barca scuffia di nuovo (vang ancora cazzato mannaggia a me) e da lì diventa tutto un casino perché la mia preparazione atletica (assente) si fa sentire e ho serie difficoltà ad arrampicarmi sulla deriva (tra l'altro scivolosissima)...dopo 3 tentativi andati a vuoto le braccia iniziano ad abbandonarmi e alla fine devo far ricorso all'aiuto (con annesso ritiro dalle regata) di un gommone appoggio grazie al quale riesco finalmente a tornare “all'asciutto”. Mentre gli altri continuano la regata io sono alla frutta: guadagno la riva mentre mangio una banana.

A terra ritrovo Vittorio: anche per lui giornata da dimenticare visto che come me ha fatto un merdesimo e un DNF.

Laviamo le barche e troviamo loro un angolino per passare la notte, poi ci andiamo a rifocillare con la pasta offerta dal circolo; decidiamo poi di tornarcene un'oretta al bungalow per una doccia e un riposino in attesa che arrivino le 18.30 ora in cui è prevista un'assemblea di classe per parlare (io ascoltare) proposte e obiezioni al calendario 2012 oltre che i soliti aggiornamenti sul bilancio della classe.

Finita l'assemblea inforchiamo le bici (visto che la giornata era stata molto oziosa) e ci dirigiamo verso il centro di Follonica alla ricerca di una pizzeria dove rifocillarci prima di crollare sul letto (dopo la pedalata di ritorno of course).