mercoledì 8 giugno 2011

Folloniha - Day 1

Ci svegliamo con calma visto che la prima partenza è prevista per le 12.00 e dopo un classico cappuccino e ciambella al bar del villaggio andiamo alla LNI per scaricare le barche (e le bici) dal carrello stradale.
Comunque nonostante siano appena le 9 il vento è già presente e bello steso, cosa questa che turba non poco dei poveri centro-adriatici abituati alle brezzette del primo pomeriggio.
Armiamo, perfezioniamo l'iscrizione e timbriamo le vele: io Ullman titolare più Ullman fregata a Lorenzo mentre Vittorio BRB come prima e Cicada, sempre fregata a Lorenzo, come riserva; la seconda vela si rivelerà comunque un lusso inutile per entrambi visto che per tutti e 4 i giorni utilizzeremo solo le due vele abituali.
Per le 10 abbiamo finito e ci facciamo un panino a testa: nutriente ma leggero visto che di lì a un'ora e mezza saremo in acqua.
Il colpo d'occhio in acqua non è di quelli che si vedono tutti i giorni: 49 contender che navigano con 7-8 m/s d'aria sono davvero uno spettacolo; provo qualche bordo e tanto per non perdere l'abitudine mi faccio una bella scuffia al lasco con tanto di salto all'indietro e sgancio dal trapezio mentre sono in volo per evitare di finire sulla vela.
Il comitato, puntuale, da il segnale d'avviso alle 12 e così vado incontro alla prima partenza del mio primo campionato italiano contender: percorso corto (bolina-lasco-lasco-bolina-poppa-traverso) la linea è affollatissima, l'agitazione è tanta e così me ne resto nelle retrovie. Il vento va pian piano rinforzando, è all'incirca lo stesso incontrato alla nostra interzonale di aprile ma l'esito finale sarà leggermente diverso: per la serie “quando il gatto non c'è i topi ballano” e poi “stavolta i gatti ci sono tutti e qualcuno sembra una tigre” concludo con un misero 42° nonostante il passo non fosse malvagio visto che finalmente mi sto abituando a poggiare a lasciare che il legnetto decolli anche in bolina.
Il vento aumenta nella seconda prova fino a 10 m/s e a dire il vero la cosa non mi crea troppi problemi, a parte una virata improvvisa per evitare una collisione che è poi finita in scuffia; tuttavia alla prima boa di lasco mi incasino in strambata e così finisco di nuovo a bagno, raddrizzo ma la barca scuffia di nuovo (vang ancora cazzato mannaggia a me) e da lì diventa tutto un casino perché la mia preparazione atletica (assente) si fa sentire e ho serie difficoltà ad arrampicarmi sulla deriva (tra l'altro scivolosissima)...dopo 3 tentativi andati a vuoto le braccia iniziano ad abbandonarmi e alla fine devo far ricorso all'aiuto (con annesso ritiro dalle regata) di un gommone appoggio grazie al quale riesco finalmente a tornare “all'asciutto”. Mentre gli altri continuano la regata io sono alla frutta: guadagno la riva mentre mangio una banana.

A terra ritrovo Vittorio: anche per lui giornata da dimenticare visto che come me ha fatto un merdesimo e un DNF.

Laviamo le barche e troviamo loro un angolino per passare la notte, poi ci andiamo a rifocillare con la pasta offerta dal circolo; decidiamo poi di tornarcene un'oretta al bungalow per una doccia e un riposino in attesa che arrivino le 18.30 ora in cui è prevista un'assemblea di classe per parlare (io ascoltare) proposte e obiezioni al calendario 2012 oltre che i soliti aggiornamenti sul bilancio della classe.

Finita l'assemblea inforchiamo le bici (visto che la giornata era stata molto oziosa) e ci dirigiamo verso il centro di Follonica alla ricerca di una pizzeria dove rifocillarci prima di crollare sul letto (dopo la pedalata di ritorno of course).

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