giovedì 13 ottobre 2011

che spettacolo....!!! (la preparazione)

E' prestissimo (come da programma) e infatti ci sono solo quelli arrivati il giorno prima, o meglio, ci sono solo le loro barche visto che sono ancora tutti a nanna. Io vado al bar del porto per i canonici cornetto e cappuccino e prima di tornare al carrello faccio una passeggiata nel porticciolo, ed è proprio durante questo giro ricognitivo che lo vedo...................…….lo scivolo……………………….

ehm....si: è stretto, ripido e scomodo proprio come sembra

Fortunatamente lo scivolo in questione smentirà alla grande le mie perplessità perché nonostante sia bello stretto (e raggiungibile solo slalomando tra i pontili) non termina con il classico gradone, bensì una volta finito si hanno una decina di metri di fondo sabbioso che degrada dolcemente, cosicchè il rientro è abbastanza agevole. Tutto questo però l’ho scoperto solo al rientro del sabato (quando, per la cronaca, scavo un bel solco nella sabbia con il timone visto che ignoravo la presenza della spiaggetta) così mi dirigo verso il carrello per scaricare la barca con in mente parole non troppo lusinghiere nei confronti del caro porticciolo.

Scarico, sistemo meglio il carrello nella zona riservataci dal circolo e anche gli altri iniziano ad arrivare: tra una chiacchera e l’altra si fanno le 10, quando colpito da un lampo di genio, metto in pratica una gran pensata: fare subito il check-in in modo da non dover pensare a nulla una volta rientrato dalla regata! Risolto un problemino con l’auto che non voleva più aprirsi, porto il trolley all’hotel Sorriso e prendo possesso della camera: grande, luminosissima e un box doccia degno di questo nome; ah, anche la vista dal terrazzino non è da buttare!

brutto brutto, proprio un postaccio

Esco dall’hotel e in 3 minuti (a piedi) sono accanto alla barca…… quasi quasi finita la regata torno direttamente in camera con la muta :P

Mi spazzolo subito 3 mega-pizze (carboidrati necesse sunt) e armo la barca: inizialmente col setting standard da vento leggero ma man mano che passa il tempo si capisce che le previsioni meteo non ci abbiano preso granchè stavolta come intensità e così mi trovo davanti all’amletico dilemma che mi affligge ogni volta che trovo vento fresco: come cavolo lo regolo ‘sto pioppo?!?

Il problema nasce dal fatto che di uscite serie con vento fresco non ne ho molte nel mio curriculum….praticamente solo in regata, ove per assioma non si deve sperimentare e di fatto ogni volta ho fatto schifo! La cosa è aggravata dal fatto che la tuning base del velaio (link ullmangz) semplicemente ignora il fatto che vi sia in giro qualcuno che ancora gira con un albero in alluminio e così le indicazioni standard vanno prese con le pinze; stavolta, in barba all’assioma, decido di sperimentare: -1 allo strallo e - qualcosa alle sartiole (devo ancora verificare a quanto le misi di preciso): la preflessione non mi pare male e sono abbastanza sicuro che lascando scotta la sartia sottovento non andrà in bando.

Incrocio le dita e sorseggiando la “razione d’attesa” arrivano le 12: piano piano (pure troppo piano) tutti scendono in acqua (io quasi per ultimo porcaccia miseria).

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