sabato 15 dicembre 2012

Debriefing 2012 & Briefing 2013

Con la barca al riparo da umidità e gelo è tempo di tirare le somme di quest'anno velico.

Di regate ne ho fatte poche, anzi pochissime, solo 2: la nazionale di Bolsena e l'italiano di Salerno; il rammarico è tanto perchè quest'anno il calendario era decisamente favorevole con almeno altre 3 date comode. Purtroppo per Castiglioncello a Marzo e Numana ad aprile ero senza barca (consegnata la 219 proprio il giorno della regata in X) mentre per Porto Corsini a settembre semplicemente non sono riuscito a sganciarmi dal lavoro...
Inoltre per il poco tempo libero ho disertato anche tutte le regatine multiclasse vicino casa tranne la sociale del mio circolo.
Anche la frequenza degli allenamenti è stata ridicola, specie considerando che ho avuto il nuovo materiale da capire e adattare al mio stile:
- da Bonezzi linee "antiche" a Bonezzi "evoluto"
- da Wavelength in alluminio ad Avantgarde in carbonio
- da Ullman in pentex a BRB in dacron
in pratica, tranne il boma, tutto diverso

Viste le poche "ore di volo" i piazzamenti della stagione sono grasso che cola: di Bolsena ho già scritto mentre riguardo Salerno avevo omesso di commentare i risultati; ebbene, prima di partire avrei messo la firma su un piazzamento a metà classifica e alla fine sono arrivato a 2 posizioni (solo 2 punti) dal target; nonostante questo non riesco ad essere pienamente soddisfatto perchè ho avuto l'impressione di poter andare molto meglio: con le ultime 2 regate ho perso 3 posizioni e nel complesso non mi sono mai piaciuto in bolina, anche tralasciando che le partenze tra il mediocre e l'insufficiente rendevano il bordeggio iniziale molto trafficato.

Il lato positivo della cosa è che ho ancora margine di miglioramento e con esso restano gli stimoli per continuare.


Veniamo quindi ai programmi per il 2013


Innanzitutto ho qualche lavoretto da fare, ma di questi parlerò in un post dedicato.

Il tempo da dedicare alla vela non so quanto sarà ma credo non più di quanto ne ho potuto dedicare quest'anno quindi come programmazione regate ho deciso di dividerle in 2 gruppi con diversa priorità:
Tra le regate irrinunciabili metto solo il mondiale (!!!!) a Gravedona dal 14 al 20 luglio e la nazionale di Bracciano del 25-26 maggio.
Quelle che invece spero tanto di poter fare sono il campionato Italiano a Fano dal 21 al 23 giugno, il pre-world 12-13 luglio e la nazionale di Follonica 21-22 settembre.
Ci sarebbe anche una nazionale sul lago d'idro ad inizio agosto ma per quanto io possa essere ottimista, se dopo essermene andato una settimana a luglio per il mondiale provassi a ripartire ad agosto, rischierei di trovare tutte e 8 le ruote tagliate (4 della macchina + 2 del carrotraino + 2 del carralaggio); vediamo come evolvono le situazioni di "contorno" (che sarebbero studio e lavoro...)

Di allenamenti cercherò di farne il più possibile e appena avrò nuovamente la barca assemblata proverò a sentire un contenderista (bravissimo) di Pescara per combinare qualche uscita insieme.
Serebbe ottimo anche partecipare a qualche regatina stupida a km zero ma affollata per imparare a forzare un po' le partenze, sarebbe anzi da fare un OCS intenzionale, giusto per ricordare l'effetto che fa.

Come materiali sono messo bene, a parte qualche cima da cambiare potrei tirare la stagione con quello che ho. La fregatura è che c'è il mondiale...quindi ho un tre quarti di idea di rifare una vela, magari abbastanza mirata per il vento che (si dice) dovremmo trovare sul lago di Como.

P.s.: date e località che ho indicato per il 2013 sono ancora ufficiose, il calendario definitivo uscirà tra un mesetto.

lunedì 10 dicembre 2012

Delirio pre-studio

cobalto + azoto + tellurio + neodimio + erbio

    Co          N          Te           Nd           Er


Ok, ho dato un senso alla giornata

venerdì 23 novembre 2012

Resoconto nostalgico/posticipato

...perchè ridendo e scherzando le mie ultime uscite in contender (o più genericamente in barca) risalgono al periodo 22-25 agosto (si, sono passati mesi) giorni in cui s'è svolto a Salerno il C.I.
Inperdonabilmente finora non avevo nemmeno messo nero su bianco qualche appunto riguardo quelle ultime uscite, che pure avevano il loro fascino, quindi ora sono certo che ancune cose mi sfuggiranno e su altre sarò impreciso.
 

20-26 AGOSTO 2012
 
Il 21 sono previste le stazze quindi da bravi ragazzi io e Lorenzo programmiamo un arrivo per il giorno precedente in modo da scaricare con calma e avere tutto il tempo di smontare i circuiti, la deriva, ecc.
In realtà sbagliamo un paio di uscite e così arriviamo che è praticamente già buio dopo un viaggio lunghissimo e...senza aria condizionata! Anche se è passato un po' di tempo sono sicuro che tutti ricordino quanto l'aria fosse..."tiepida". Altra nota dolente ambientale sono i molti incendi che abbiamo incontrato, davvero una vergogna per un territorio tanto bello.
Quindi, scarichiamo le barche in fretta anche grazie al nuovo castello con cui si possono caricare (e scaricare) fino a 3 contender da soli, andiamo all'ostello con le bici che astutamente abbiamo infilato nel furgone, facciamo il check-in e ci facciamo una pizza.

 
 il mitico carrello castellato...o castello carrellato

Da segnalare una vita notturna notevole (quella degli altri), noi siamo ben provati dal viaggio di 5/6 ore a finestrini aperti e dopo un paio di liquirizie ce ne andiamo a nanna...e riusciamo agevolemnte a dormire fino a verso le 4 perchè a quell'ora è partita la "sceneggiata napoletana" interpretata dagli operatori ecologici (che si ripeterà anche nei giorni successivi) per non parlare del caldo boia che oltre al viaggio caratterizzerà anche tutta la permanenza.
Il mio migliore amico durante la permanenza salernitana;
non abbiamo foto insieme perchè....gli giravano

La mattina ci svegliamo, colazione nel chiostro insieme ad altri contenderisti che pernottano nella struttura e ci incamminiamo di buon'ora verso il circolo per iscivervi e preparare le barche per la pesa.
E invece la maledizione delle stazze continua a perseguitare la nostra classe: poco dopo il suo arrivo lo stazzatore accusa un malore e viene ricoverato d'urgenza, si sospetta una sofferenza cardiaca; fortunatamente il problema era molto meno grave ma comunque ha dovuto passare una giornata in ospedale tra esami ed accertamenti e così le stazze sono saltate.
Alcuni approfittano della giornata libera per un'uscita esplorativa del campo di regata, la maggiorparte (incluso me) invece si lascia persuadere dal vento (assente) a rimanere a terra.

LE REGATE
Sono state caratterizzate da vento scarso o assente tranne la terza prova del primo giorno in cui si è fatto un po' di trapezio (comunque nulla di eclatante).
Di rilevante c'è che primo giorno siamo stati in acqua qualcosa  come 6-7 ore, il giorno dopo io, ruluttante a quasiasi cosa mi copra la testa, sono corso ai ripari acquistando una bandana d'emergenza perchè davvero sono arrivato a mezzo passo dall'insolazione.


video della prima regata

La domanda che vi starete ponendo è: "come mai ha il video solo della prima regata?"
Ebbene, le altre regate del primo giorno avevo la batteria scarica, il secondo giorno non abbiamo regatato, il terzo giorno avevo fatto dei video bellissimi di entrambe le prove  ma un coglione di marmocchio gommonaro dopo avermi preso la cima di traino ha avuto la pensata di girarmi intorno (con altre 4 barche già al traino) e mi ha fatto volare la cam...persa; ovviamente il quarto giorno non avevo la cam.
Il giorno successivo per i traini (infiniti, a momenti arrivavamo in sardegna) mi sono accodato al grande Marco Gallo (tanto bravo quanto simpatico) che giustamente sfruttava il traino del papà col suo cabinato a vela; per la serie "cose che non si vedono tutti i giorni": 10 contender al traino di un GS35.

COMITATO DI REGATA E GIURIA
Il CdR viste le premesse ha svolto un gran lavoro riuscendo a farci incasellare 7 prove sulle 9 in programma: 3 il primo giorno, nulla il secondo, 2 il terzo e ancora 2 il quarto e ultimo giorno.
Gran lavoro per spostare il campo di regata inseguendo il poco vento che si spostava nell'arco della giornata.
La giuria ha invece a mio avviso sbagliato alcune valutazioni: una protesta scatenata da loro che hanno poi valutato in maniera quantomeno discutibile e alcune 42 che.... beh, nel mio caso hanno fischiato un mio movimento  che era tanto palesemente quanto realmente per evitare una scuffia (attenzione non dico di non aver mai rollato, ma in quella circostanza ero davvero innocente!!)


IL CIRCOLO
Il Club Velico Salernitano ci ha accolto come raramente accade: assistenza sempre presente e praparata per dare aiuto con l'alaggio e il varo agli scivoli (2), cene a base di prodotti tipici, bar con personale cortese e  che pratica prezzi da socio e non da forestiero, parcheggio a noi riservato e difficilmente accessibiile ad estranei, maglietta ricordo+brochures delle attrattive vicine+olio+pasta
Inoltre un gran numero di foto in acqua e a terra (che i velisti sono vanitosi)

L'OSTELLO
Rapporto qualità/prezzo più che ottimo e una menzione speciale va alle receptionist; dovendoci tornare in quel periodo presterei solo attenzione a richiedere una stanza non all'ultimo piano e che affacci verso il chiostro e non verso la piazza (più fresco e più silenzio).
Uniche cose migliorabili sono la colazione (piuttosto risicata) e lo scarico della doccia un po' lento ma come detto sono dettagli che possono tranquillamente starci a quel prezzo.

Seguono un po' di foto

 la bandana che mi ha salvato la vita




 la vista dalla camera dell'ostello





 vele ad asciugare a fine giornata


cucù!



 bidet.. or not bidet! questo è il problema


 trainato dal papà del superlaserista (il primo sulla destra)



 birra defatigante (e rinfrescante)



 come si dice: brutta non è! :-)

Insomma per concludere, una bella vacanza in un posto molto bello. Peccato per il vento ma era proprio un momentaccio (nello stesso periodo zero vento anche sul garda ndr).
...se poi consideriamo che ora guardo fuori dalla finestra e vedo la nebbia....

venerdì 31 agosto 2012

Regata della Madonna del Porto Salvo

11 AGOSTO 2012

In mare le dimensioni contano..... ma a volte.... un Davide con la "cazzimma"..... 


.......può mazzolare alla grande (vari) Golia.

giovedì 30 agosto 2012

Tanta Roba!


14-15 LUGLIO 2012

Esiste un posto in cui è possibile fare 6 prove con 49 barche iscritte, un posto in cui ti capitano 3 avarie, torni a terra 3 volte e riesci comunque a non perdere nemmeno una partenza, un posto con un circolo tra i più amichevoli d’Italia circondato da una cornice paesaggistica unica…..
Welcome to Bolsena!
Fare un bilancio complessivo mi viene difficile, troppe le cose successe e troppa la paura di tralasciare qualcosa di bello quindi ho deciso di analizzare un aspetto alla volta.
Viaggio d’andata: giovedì carichiamo i 3 contender sul castello appena ultimato, macchinoso ma comodo. Partenza prevista per sabato mattina sul presto ma come sempre ci si dimentica qualcosa e così ci mettiamo per strada con un’ora di ritardo; A24, poi un pezzo di A1 e infine prendiamo la SS Cassia che ci accompagnerà fino al Vela Club Velzna; tutto bene e nulla da segnalare a parte che il Gran Sasso d’estate è anche più bello che innevato.
Al Velzna: scarichiamo le barche, briefing con sondaggio sulla località del prossimo CI e spiegazione della famigerata partenza col Gate Starter (più difficile a spiegarsi che a farsi), paninazzo al bar del camping adiacente e si scende in  acqua da una spiaggetta in sabbia vulcanica. Ah, si……sul prato a pochi metri dalla mia 292…..c’è lei…. la 219…… brutto brutto brutto rivederla; proprio vero che il primo amore non si scorda mai :’(
Appena messa la barca in acqua mi ricordo come un pirla che avevo notato l’agugliotto basso sullo scafo un po’ lento così con l’aiuto dei ragazzini del circolo spiaggio la barca e corro a prendere cacciavite e pinza per dargli una sistemata veloce; mi riappropinguo quindi al campo di regata, mure a dx, trapezio, ok, viro prendo il trapezio…..non viene…..svento…..ok, sono un mega pirla: quando prima di uscire ho cambiato gli elastici , a quello di sx ho fatto fare un giro troppo corto e ora è inutilizzabile….. bravo coglione! Torno a terra, con l’aiuto dei soliti ragazzi rispiaggio la barca e sistemo gli elastici, nel frattempo un organizzatore con il vhf in mano mi comunica che mancano 10 minuti alla partenza, posso farcela!
1° giornata: Partenza alla membro di segugio, praticamente lanciato dalla spiaggia mi vedo passare davanti il coniglio con gommone al seguito, cazzo e via. Di bolina non vado, vela troppo potente e non ho modo di smagrirla col vang perché…..è già a fine corsa (vedi che succede ad andare in regata con una barca su cui si è a malapena fatta un’uscita seria?!?), di riffa e di raffa arrivo alla boa e via di lasco: le ottime sensazioni che avevo avuto riguardo le andature portanti  si palesano prepotentemente e svernicio avversari come fossero fermi; in boa strambo e via all’altro lasco….schiena-cazza-poggia, schiena-cazza-poggia……..SPLASH…… sono in acqua con la barca che mi traina, con timone e scotta riesco a tornare su e cerco di capire ma la diagnosi è facile: lo snodo si è sfilato dallo stick che ora è unito alla barra solo da un cimino di sicurezza argutamente aggiunto dal sottoscritto. Comunico ad un gommone “J” che mi ritiro e guadagno la terra (e sono 3 volte). Barca su carrellino, la porto sul prato e dopo aver re-infilato lo snodo nello stick,  pianto in entrambi una bella vite autofilettante e già che ci sono metto a posto per bene gli agugliotti che prima avevo solo arrabattato. Torno sul campo di regata giusto in tempo per la seconda partenza, che tra l’altro si ripeterà perché il gommone ha un’avaria e Zampo s’è infilato tra lui e il coniglio.
Problemino: non vedo una sega! Già l’acqua dolce va poco d’accordo con le lenti a contatto, se ci aggiungete che grondo crema solare da tutti i pori ad ogni spruzzo che prendo in faccia (e non sono pochi)……
Giusto questo ci mancava, concludo la giornata con un DNF, un 31 e un 33…. In pratica male ma stranamento meglio delle mie aspettative pre-trasferta che mi vedevano arrancare nelle ultime 10 posizioni. Prima di rientrare mi sparo qualche bordo con regolazioni (per me) poco ortodosse per cercare di capire come va interpretata la BRB e come ogni intervento ne modifichi la forma….vedo un barlume…
Al rientro tutti aiutano tutti, conoscenti e non, pippe e meno pippe, quando tutte le barche sono a terra si inizia a disarmare e noi dopo aver dato una sistemata alla bell’e meglio corriamo a fare il check-in per il bungalow che abbiamo prenotato al camping che dista 5 km.
Il Bungalow: non che voglia fare il difficile, ma perdirindina se era piccolo!
in 16Mq (ripartiti su 2 livelli!!!) abbiamo 4 posti letto, bagno e cucina…. Un paio di foto sono meglio di mille parole




La cena al circolo: veniamo accolti da un bidone di mojito (tanto per dare un’idea dell’impostazione della serata, poi pasta fredda e verdure a volontà più una porchetta da me pronosticata mentre ero sotto la doccia nel bungalow (si, c’era perfino la doccia nel bagno 1x1) manco fossi il Divino Otelma; il WC (che sta per world champion, non il cesso) si aggira per i tavoli con mestolo e pentolone, il presidente del circolo Pietro Paolo Bordini si prodiga per tutti e tiene i bicchieri sempre pieni di prosecco o di EstEstEst, vino originario della vicina Montefiascone (e se il nome non è un programma….).
La notte: Torniamo al campeggio e ci facciamo una spina con sottofondo di cabaret da villaggio…. Nella testa 2 pensieri: quanto vento ci sarà domani? Quando spegneranno questa musica po po po po po…demmmmerda?
torniamo ai nostri 16Mq….e per fortuna a cena non c’erano piatti a base di fagioli!

Day 2: mi piaccio, mi piaccio, mi piaccio assai!
vento simpatico simile al giorno prima, ma stavolta la parte destra del campo non è un dogma. Nella prima prova qualche errorino di troppo e chiudo 20° ma nella seconda…..il barlume del giorno precedente divampa! Gran passo, gran angolo e quando la barca va diventa tutto più facile, mi sparo un bel 12°.
Non è però finita qui perché una volta capito come la bimba voglia essere condotta con quel vento….prima bolina sono molto attento e giro la boa 9°, nel primo lasco (che in realtà è quasi una poppa e si 5trova in un corridoio con meno aria) ho un piccolo calo di concentrazione….o forse sto solo riordinando le idee perché quando Zampo mi scuote con un “siamo nei primi 10 Federico, dai cazzo!!” ero con la testa altrove; comunque arrivo alla prima boa di lasco senza perdere ne guadagnare ma è lì che il relax accumulato si tramuta in una botta di adrenalina perché appena strambato, raffica, trapezio e via con mezza barca fuori dall’acqua affiancato da Luca con la nuova barca vtr-epoxy con cui zigzagherò per tutto il bordo divorando acqua e avversari fino a girare 7°!! Poi però il disastro nell’ultima bolina: credo nella sx e sapete cosa fa il vento quando sono a metà bordo? Gira 10 gradi a dx! ma non sarebbe di per se un problema insormontabile, la cosa grave è che ruotando mette la mia zona del campo in bonaccia totale e così resto piantato con 2 nodi di vento mentre sulla destra tutti gli inseguitori viaggiano al trapezio con le orecchie a filo acqua! Perdo 15 posizioni, ne recupererò 3 di poppa e alla fine chiuderò 19°.
Alla fine della fiera con uno scarto sono 25°, qualche rammarico ma proprio non posso lamentarmi :)

sabato 7 luglio 2012

COglioNI

Grandissima, smisurata la porcata che il CONI ha commesso nei confronti di Pietro Sibello.



Il timoniere della foto quì sopra è attualmente uno dei pochi(ssimi) italiani in grado di vincere qualcosa a livello mondiale.
Purtroppo alcuni mesi fa a causa di un angioma congenito è stato vittima di uno stato vertiginoso che lo ha allontanato dalle competizioni.
Lui ha lottato contro la malattia, l'ha sconfitta ed è tornato in barca, infine ha partecipato con successo al mondiale ad inizio maggio guadagnandosi la qualificazione per le olimpiadi di Londra.

Grande, Bravissimo, Determinato.....ma nulla ha potuto contro la burocrazia italiota del CONI che ha avuto la faccia tosta di continuare a negargli l'idoneità fisica come olimpionico...a lui che un  mese fa è riuscito ad entrare in flotta gold ad un mondiale!! Sapete perchè?? Perchè secondo la loro commissione medica avrebbe una probabilità dello 0,0000228% (si, avete letto bene) di incappare in una recidiva!!!
Tanto per dare un'idea, secondo la statistica la possibilità che un uomo sia colpito da un fulmine nell'arco di una vita di 80 anni è pari allo 0,0333333 ...quindi più di 1000 volte più probabile della recidiva di Pietro e perartro è anche un tantino più pericoloso di uno stato vertiginoso....

Pietro si è allora rivolto al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna presentando tra l'altro documentazione medica favorevole alla sua pratica agonistica olimpica firmata dai maggiori esperti mondiali per la patologia in questione e sapete com'è che il CONI si è levato d'impaccio?!?! facendo forza sulla non competenza di detto tribunale nei suoi confronti!

Quindi, riassumendo, il CONI è un ente che non deve rendere conto a nessuno delle proprie decisioni, se domani i loro "specialisti" decidono che la Sensini è troppo vecchia per fare l'olimpionica di windsurf, lei pur essendo fisicamente in grado di alzare per la collottola sia i burocrati in questione che gli specialisti (probabilmente anche contemporaneamente), non potrà far altro che arrendersi.

Poi penso ad un Lance Armstrong che dopo un tumore con 3 metastasi di cui una al cervello viene giudicato idoneo a correre.....
Poi penso ad un Cassano che dopo esserci quasi rimasto secco e aver passato un discreto tempo in cardiochirurgia viene giudicato idoneo a giocare in campionato, champions e nazionale, volendo anche a giorni alterni.....
Poi penso ad un Massa che dopo essersi beccato una sospensione in carbonio nella testa viene giudicato idoneo a viaggiare per un'ora di fila a 180km/h di media....



COglioNI

venerdì 29 giugno 2012

viva il karma

Si, perchè domenica 24 invece di godere come un riccio contenderizzando un bel venticello steso che per altro non si faceva vedere da qualche tempo, ho ottemperato ai miei doveri di bravo socio LNI nonchè di presidente della Kingasail fornendo assistenza ai 6 (5) 470 impegnati nella tappa giuliese del trofeo del medio adriatico del cui esito potete trovare notizia dal buon Corrado unitamente ad alcuni video .
Come dicevo, il karma....... il buon karma.......il fantastico karma,  mi ha concesso una giornata di recupero inaspettata (sia come vento che come liberazione da impegni lavorativi).

 ...e fu così che riuscii anche io a zompettare da un'onda all'altra :)


P.s.1: guardate al 00.37 cosa fa un contender quando ben portato ;)
P.s.2: non guardate a 02.45 come vira un contenderista impedito
P.s.3: giuro che quando la telecamera ha smesso di funzionare la barca l'ho portata molto più piatta :P
P.s.4: ho eliminato l'audio perchè si sentiva solo il ticchettio dello stabilizzatore della fotocamera, non ci ho messo musiche perchè non avevo voglia.

lunedì 4 giugno 2012

è arrivato....

.....un nuovo ed indispensabile accessorio, un vero e proprio upgrade tecnologico!
........rullo di tamburi.......

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...........no, non il windsurf, la sportcam!
fatta una prova indoor non sembra male, la ripresa con una sd di classe elevata non è affatto a scatti e visualizzata su un mega lcd anche la definizione non è malvagia (anche se secondo me...l'HD che dichiarano è fantasioso); confido poi che il mio bell'albero sia un pochino più stabile di quello del windsurf quì sopra che mette lo stabilizzatore a dura prova.
Spero di poter collaudare "sul campo" entro il prossimo weekend.

mercoledì 30 maggio 2012

ehehehehe...

....eh!
che dire? dopo una rosicata stratosferica venerdì per non essere potuto uscire, sabato dopo pranzo grande rivincita!  :)
Terza uscita con la Mona Lisa che dopo essere stata vagamente umiliata la settimana scorsa (con mio discreto scoramento) ha avuto una reazione d'orgoglio.
E' previsto un vento dignitoso e io decido di non toccare sartie e crocette: vediamo se quella centratura è da più vento proprio come percepito nell'ultima uscita...
Come la volta scorsa c'è anche Lorenzo, vento da N intorno agli 8 nodi, onda ripida ma di dimensioni sopportabili, gran bel sole, acqua ghiacciata (e io solo con la lycra e un pantaloncino da 1mm.....in pratica la cosa che mi tiene più caldo è il trapezio...)
Iniziamo a bolinare andando un po' verso il largo, accumuliamo anche separazioni trasversali importanti e scambiandoci lato ma agli incroci siamo sempre più o meno insieme.
Poi aumenta il vento opian piano fino a 10-12 nodi e lì la Mona Lisa inizia ad apprezzare la tuning: cambia passo, si mette in planata perenne salticchiando da un'onda all'altra e ad ognio incrocio si lascia la sorella sempre più indietro... ma mai quanto un plasticone di una quarantina di piedi che non riesce minimamente a far valere la sua lunghezza.
Decidiamo quindi di riavvicinarci a riva, mega bordo di traverso (sul reale...l'apparente era praticamente bolina :)) con il vento che aumenta ancora un pochino e trasforma la navigazione in un'unica mega planata con Lorenzo che davvero quasi sparisce nella mia scia (e che scia!!!)... come si allarga un po' l'andatura, la Bella apre le ali :D
Un bel nuvolone ci rovina la festa e così riguadagniamo il porto, non prima di essere passati a salutare i ragazzi con i 555 del Migliori e quelli con i laser del 42° parallelo.

Note della giornata:
-la stecca alta in questo range va benone
-la vela ancora non la capisco tanto, ma stiamo facendo amicizia... solo uno strana "flessione" della balumina in alto mi lascia ancora perplesso.
-ho perso un filetto al centro del lato sinistro della vela: devo ricordarmi di rimpiazzarlo.
-devo accorciare un po' il "tutto esteso" del vang: in poppa non lo lasco mai del tutto e soprattutto in bolina con 13-14 nodi sono già a fine corsa.
-per ora regolo la deriva ad occhio ma devo ricordarmi di fare dei segni come quelli che avevo su Sir Galahad.
-Il trapezio mi ha riempito di lividi, deve essersi spostata qualche cinghietta, de verificare.
-Dopo le prime 2 virate ho familiarizzato col boma più basso rispetto a quando avevo la ullman, basta tuffarsi di testa senza paura verso il bozzello della scotta sul boma....e schivarlo all'ultimo (centesimo di)  secondo!
-Durante l'uscita sono stato assalito da frequenti....crampi alla pianta del piede.... che per uno che va a 8-9 nodi steso al trapezio raso acqua....insomma....

Veleggiata Al Chiaro di Luna

sarà la primavera nell'aria, sarà per la luna quasi pienissima che ci sarà, sarà per il piacere di stare tra gente che condivide la propria passione....
fatto sta, che non si può mancare!
 siete tutti invitatati, con e anche senza barca, che un passaggio ve lo si trova :)

giovedì 24 maggio 2012

....dal'inizio....di nuovo -_-"

....sabato 19 maggio 2a uscita stagionale in contender.....
....vento poco assai.....

......MA......

....c'era un altro contender!

....che di bolina mi ha massacrato.....

in pratica: con vento minimo non vado d'accordo con questa vela porcaccia miseria....
l'unico barlume di luce è che stavo provando una nuova regolazione dell'albero....che tra l'altro ancorchè sbagliata per l'intensità della giornata, ho sentore che fosse anche leggermente asimmetrica.

in compenso di poppa pur litigando con la vela troppo rigida e la stecca alta che si faceva pregare per cambiare comcavità, avevo un passo niente male.

....non so....

cioè, si, lo so: devo trovare più tempo per uscire e provare.....provare.....provare, provare, provare, provare, provare......



...e magari fare una capatina da Cassio per vedere se mi trova una stecca alta più rigida....

mercoledì 9 maggio 2012

Mete lontan(issim)e e nuovo mezzo per raggiungerle


Da quando iniziai la mia avventura "legnosa" (2 maggio 2010), gli obiettivi che mi ero prefissato non sono variati: quello a breve termine è fare più uscite d'allenamento e regate possibili (magari togliendomi qualche soddisfazione), quello a lungo termine è arrivare al mondiale 2013 di Gravedona con una preparazione dignitosa, in modo da poter partecipare attivamente alla competizione e non essere quello di cui il CdR attende l'arrivo per poter iniziare una nuova procedura; dovendo quantificare numericamente questa mia aspirazione, provo a puntare alto (che tanto i sogni sono gratis), quindi entrare in flotta gold o classificarmi tra i primi 10 della silver equevarrebbero per me ad averlo vinto il mondiale.
Tutte le uscite, dalle batoste beccate con ventone agli snervanti allenamenti senza vento, dai rodei affrontati col nostro grecale agli upgrade fatti sulla barca e le varie manutenzioni, avevano quello come fine ultimo.
Ora il passo che mi attendeva era quello di passare ad un albero in carbonio e prendere una nuova vela per sostituire la ullman che pur essendo ancora dignitosa iniziava a mostrare qualche limite (sicuramente amplificato dal mio poco manico). Il caso ha voluto che contestualmente alla necessità di upgrade, mi sia capitata un'occasione per una barca di un amico, un po’ più giovane e soprattutto di uno step progettuale più avanti della 219, con un albero in carbonio praticamente nuovo e con una vela ancora più nuova (sebbene di taglio molto differente dalla ullman).
Ci ho pensato molto, sicuramente molto più di quanto avrebbe fatto uno sano di mente, ma alla fine ho deciso di fare il passo: ho cambiato barca.
Ho acquistato ITA 292, nome originario Saevus (che in latino dovrebbe stare per una roba tipo "feroce/crudele"), Bonezzi in lamellare stazzato nel 1996, dotata di un fiammante albero Avantgarde e di una nuovissima BRB (by Barbizzi Cassio).



L'ho portata al circolo e ho passato un paio di giorni a fare del setup in modo da trasferirvi le scelte e i gusti che ho maturato in fatto di attrezzatura in questi 2 anni; l'unica cosa che ancora non ho ben metabolizzato è il vang poiché sulla prima barca avevo un sistema a leva con cui mi trovavo molto bene ma che per la configurazione di strozzatori è impossibile da attuare su questa che prevede invece un classico paranco a cascata.
Mi sono poi concesso un pomeriggio per approntare una tuning di base che mi sembrava potesse andare e per fare ciò ho dovuto anche intagliare con le mie sante manine una nuova zeppetta per l'albero; il 29 aprile sono quindi finalmente potuto uscire a provare la bimba :)
Vento pochino, ma il giusto per iniziare a conoscersi, anche considerando che purtroppo per vari motivi è dal 27 dicembre che non indossavo il trapezio: una base di 5-6 nodi con alcune chiazze intorno agli 8.
L'uscita è andata bene e mi ha permesso di individuare alcune cose da modificare per piegare la barca al mio stile e le mie abitudini di conduzione: innanzi tutto devo alzare un po' lo strozzatore della randa, poi devo accorciare lo stick di una ventina di centimetri e devo rendere l'archetto della randa regolabile, inoltre vorrei fare una piccola modifica alla drizza dell'hook ma questa è una cosa su cui devo ancora ragionare un po' su.
Sulla tuning base della vela ancora non me la sento di esprimermi: ha un taglio davvero troppo diverso dalla mia vecchia ullman in laminato; sono certo che la vela vada bene perché nei pur pochi (2) speed test che effettuai contro questa barca, spesso aveva dimostrato una prestazione in termini di velocità pura superiore alla mia (prestazione che però poi pareggiavo grazie alla maggiore conoscenza del mezzo), ma devo ancora farmi l’occhio a forma, profili, corde, regolazioni, ecc. Confido di riuscire a partecipare a breve a qualche regatella di circolo abbastanza affollata in modo da avere un paio di altri contender come termini di paragone e qualche altra barca con cui confrontarmi (anche se a yardstick).
Quello che è certo è che ITA 292 ha comportamenti molto più aggraziati di ITA219: prima mi trovavo su una barca nervosa, oserei dire nevrotica, mentre questa si è dimostrata decisamente equilibrata e ciò si esprime in una conduzione più....più….. "facile" (è l’unico termine che rende bene l'idea)! Va dritta, non si appesantisce sbandando, il timone è sempre efficiente, leggero e preciso e l'albero in carbonio di sicuro aiuta non poco a limitare il beccheggio quando si naviga con un po' d'onda; certo, quelle in cui l'ho provata erano condizioni ideali, ma sono pronto a scommettere che con ventone resterà sempre più "facile" di ITA 219.
Nota di rilievo dell'uscita è stata poi che nel rientrare (quando il vento purtroppo era ulteriormente sceso) ho incontrato un pezzo della truppa Kingsail che era uscita col genesi 43 di Lorenzo e così... ho anche le foto e un video del battesimo della nuova bimba! :)

sembro quasi contento :)


 piano.....brava.....facciamo amicizia..... 
sottotitolo: domani avrò tanto acido lattico nelle gambe da riempirci un bambinello (recipiente in vetro da 5L, ndr)

Come potete vedere è davvero una gran gnocca e ha classe da vendere. Ciò unito al fatto che è un'autentica opera d'arte italiana, ha ristretto notevolmente la rosa di nomi che avevo ipotizzato di darle: accantonati quelli a tema musicale, a base di Led Zeppelin, AC/DC e Janis Joplin, la scelta è ricaduta su "The Mona Lisa".


 data la mia abilità artistica.... un miracolo!!!

P.S.: per i malevoli dei doppi sensi, si, Mona Lisa perché " anca se veciotta e consumata, xe sempre una gran bea mona!"

mercoledì 2 maggio 2012

Nostalgia


Il 15 aprile ho infine salutato Sir Galahad, ITA 219, splendido Bonezzi in lamellare del 1989, barca a cui mi sono dedicato tanto, ma dalla quale ho ricevuto molto di più....
Certo le incomprensioni non sono mancate, le ho dato sangue -letteralmente e più di una volta in effetti- ma davvero non ho di che lamentarmi, tutto quello che ho fatto su di lei lo rifarei.
Di certo non dimenticherò mai le prime esperienze al trapezio..... con la strana sensazione di stare lì appeso come un salame quando alle prime uscite c'era giusto il vento per stare agganciati e non tirarsi la barca addosso...... con lo sgomento quando con più vento agganciandomi ho percepito chiaramente che la velocità a cui andavo senza trapezio era una percentuale infinitesimale delle reali potenzialità della barca....... con la pura euforia quando per la prima volta in vita mia, in un lasco mi sono ritrovato a raggiungere e slalomare tra le onde che invece di spingermi...mi frenavano!
Questa è stata la prima barca ad essere veramente MIA: cercata, scelta, acquistata, rimessa in efficienza e mantenuta in tale stato con i miei risparmi.
Fu un mezzo colpo di testa: mai salito su un contender, mai provato a stare al trapezio; per carità una buona esperienza di derive convenzionali (che comunque risaliva a 5-6 anni prima) e barconi, ma nulla che si avvicinasse lontanamente allo step evolutivo che costituisce il contender tra le barche a vela.
Ora è all'AVB di Bracciano, dove sono certo darà ad un altro neocontenderista gli stessi insegnamenti che ha dato a me.

Buon Vento ITA 219

domenica 29 aprile 2012

Italia Imperat

Normalmente su questa pagine racconto solo i fatti miei ma quello che si è compiuto ieri sera è ampiamente degno di comparire accanto alle mie gesta.

Quindi: ieri notte a S.Petersburg (Florida) è terminato il mondiale contender 2012. Non era presente il pluri pluri pluri pluri....pluri campione mondial-europ-italiano Andrea Bonezzi, ma l'Italia era bene rappresentata visto che schierava sulla linea di partenza ben 8 barche.... ho "scritto "ben" rappresentata.... beh... sarebbe stao meglio scrivere "magnificamente" rappresentata visto che Antonio Lambertini è il nuovo campione del mondo e Giovanni Bonzio si è classificato 2°!!!! C'è inoltre un inossidabile Emilio Betta che s'è aggiudicato il titolo di campione "Grand Master". Il dominio è poi totale se si pensa che sia i nostri equipaggi che il Danese 3° classificato regatavano sugli italianissimi scafi Bonezzi, il primo e il terzo in lamellare mentre il secondo in vtr.
Ah, durante il pre-mondiale, valevole come campionato nordamericano, Luca Bonezzi  si è classificato 2°.

Tuti gli italiani al mondiale: 1° Lambertini, 2° Bonzio, 8° Bonezzi, 16° Betta E., 19° Albano, 25° Betta M.,  29° Tezza, 43° Marchi

Che dire... in previsione del mondiale 2013 che si terrà a Gravedona, il contender già parla Italiano :D

P.s.: una piccola considerazione sulla longevità delle barche: il neo campione del mondo ha regatato con la sua ITA 315, che se la matematica non è un'opinione ha ben 13 primavere alle spalle..... alla faccia delle barche olimpiche fatte di pastafrolla ;)

classifiche complete

mercoledì 18 aprile 2012

alla faccia del riassuntone

Qualcuno magari avrà notato l'assenza di post, nell'illusione di ciò mi accingo a buttare giù un po' di ricordi sparsi.
Ultima uscita in contender: 27 dicembre (e non faceva propriamente caldo), qualche problemino ad uscire dal porto ma una volta fuori tanto godimento...tanto quanto?? per la precisione tanto quanto quello che mi da il contender ogni volta che ci sono + di 10 nodi, amplificato però dal'astinenza per non essere potuto più uscire per oltre 4 mesi.
Al rientro, carico la barca sul carrello e mi accingo al grande restauro (non perchè ne avesse bisogno, solo perchè sono masochista)
Quindi sverniciatura integrale dello scafo e tutto ciò che ne consegue.
Mettiamoci le festività,  il fatto che la domenica comunque uscivo col gommone per dare assistenza ai ragazzi di optimist e laser, le nevicate allucinati del 2012 (bella sensazione però in quei giorni sapere la barca al sicuro in garage), l'università e potete capire come sia stato facile arrivare ad inizio marzo per vedere i lavori ultimati.
Però ad inizio marzo......decido di cambiare barca: decisione puramente razionale e dettata dal cervello; se avessi prestato ascolto ai miei 21 grammi probabilmente non avrei mai venduto ITA 219.
Va da se che presa la decisione ho cercato di guardarla e toccarla il meno possibile...giusto un paio di ritocchini e poi in attesa dell'acquirente....che è stato anche trovato molto velocemente (come consuetudine nella classe contender), però causa imprevisti vari solo sabato 21 aprile si è conclusa la transazione.
Sabato 21 aprile c'era però anche la nazionale più vicina a casa: Numana.... un bel rosicare non poterci essere, ma come potevo?! anche delegando ad amici o spostando l'appuntamento con l'acquirentre, sarei dovuto andare in regata con la barca nuova senza ne averla ancora pagata ne avrla mai messa a punto... il meteo inclemente ha provato a lenire il rosicamento, ma un comitato di regata e una località ospitante con i controfiocchi hanno comunque permesso di disputare 5 prove.... e io rosico.
Ah, altro "piccolo" contrattempo che il destino mi ha messo davanti è stato un ribaltamento col gommone della lega navale il 1 aprile, vicenda conclusasi per pura fortuna (o, per chi crede, miracolo) con solo un paio di graffi e un gommone da rottamare.
Poi ci sarebbe da dire che il fabbro interpellato per la costruzione del castello per poter finalmente caricare agevolmente 3 contender ha avuto anche lui vari imprevisti e quindi di fatto non avevo nemmeno il carrello stradale per la trasferta.

Uffff, ok, più o meno ho detto tutto, ora spero solo che il weekend sia caldo e ventoso perchè davvero muoio dalla voglia di farmi una bella planata.